Alphabet: Resa - ph. © Margherita Masè - Dancer: Carolina Amoretti
Alphabet: Lessico - ph. © Margherita Masè
Progetto e coreografie

Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci

Suono

Roberto Rettura

Scene e luci

Marco Valerio Amico

Produzione

Nanou Associazione Culturale

Contributo

MIBACT, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

La ricerca coreografica di gruppo nanou è nata dall’unione di diversi strumenti compositivi che trovano la loro sintesi nel concetto di tecnica di montaggio cinematografico, inteso come identità compositiva. Una metodologia agerarchica fra i linguaggi della scena che individua la relazione fra corpo, suono, luce e spazio come materia complessa, indissolubilmente intrecciata al suo interno.
Con Alphabet, gruppo nanou si apre al dialogo per approfondire la sua ricerca e determinare la sua efficacia attivando un processo di ricerca pluriennale. Si esce dal concetto di prodotto coreografico per ospitare un percorso di ricerca che si declina sotto forma di performance, video, workshop, scritti e incontri pubblici.
Il dialogo è necessariamente un confronto. Il confronto possibile che individuiamo è la condivisione di una metodologia di pratica e composizione aperta a chi non necessariamente frequenta l’attività coreutica, ma che è interessato a misurarsi con essa.

La ricerca coreografica di gruppo nanou si è sempre sviluppata su più livelli di azione e di pensiero per offrire molteplici varchi di accesso all’opera.
I livelli si possono grossolanamente dividere in due categorie:
• il dispositivo per la generazione di materiali coreografici
• il dispositivo che determina la sintesi spettacolare.
Per la generazione dei materiali, il metodo ragiona su delle indicazioni private interne alla compagnia che determinano la costruzione del corpo del danzatore e la relazione tra i linguaggi scenici che insieme si assumono dei compiti coreografici alla ricerca di un incidente creativo. Queste indicazioni innescano la relazione tra in linguaggi scenici, il legame intimo che definisce la qualità degli avvenimenti.
La sintesi spettacolare è la strategia di rendimento della materia coreografica che comporta anche la disposizione del pubblico per comprendere il tipo di fruizione, orchestrazione dell’immagine, andamento dell’azione, successione degli eventi, ecc.
Con questo procedimento si determinano piani di lettura diversi: da quello coreografico a quello immaginifico, da quello relazionale tra i linguaggi all’originalità della creazione di un corpo peculiare, da quello musicale a quello architettonico, da quello filosofico a quello materico.
I livelli sono sempre stati sovrapposti per raggiungere una sintesi linguistica poiché la loro ragione di esistere, le loro relazioni, si avvicinassero ad un “flusso di coscienza” che rendesse il dettaglio sempre parte di un’opera organica, perché il dettaglio fosse un veicolo di passaggio al piano di lavoro successivo.

Con il progetto Alphabet si evidenziano gli elementi della complessità per renderla leggibile e dialogica.
Esporre dialetticamente, svelare il processo creativo / compositivo smantellando strato per strato, raggiungendo la ragione profonda di una scelta di associazione e di relazione che interviene costantemente nella composizione scenica e porsi nel dialogo e nel confronto.

Foto

Alphabet – © Margherita Masè, Gruppo Nanou, Ilaria Costanzo

Video

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