Fèsta hanno chiamato un fine settimana di spettacoli, di mostre, di performance, le quattro companie che a Ravenna hanno costituito la Cooperativa E, un bel sasso contro il mare delle frammentazione, il tentativo di esserci nel momento in cui il mercato, come uno schiacciasassi, tende a triturare, omogenizzare, distruggere. ErosAntEros, Fanny & Alexander, gruppo nanou, Menoventi provano a dimostrare che si può fare ancora teatro insieme, con passione, con intelligenza, con uno sguardo ferito alla realtà.[…]Un’oasi di coinvolgimento è Strettamente confidenziale del gruppo nanou, una compagine sempre più capace di suonare per segni essenziali allarmi sul nostro presente confuso, disperso, in cerca di visioni e smarrito nelle seduzioni delle immagini. Lo spettatore viene invitato a attraversare gli ambienti delle ex Poste di Ravenna, nudi, con segni di un razionalismo svuotato dal tempo. Viene portato tra schermi di schermi, proiezioni, immagini ambigue, con citazioni da Roland Barthes, da film e ambienti anni 50, salotti chiusi polverosi, aperture improvvise fatte di video ambientati in ricostruzioni di una natura ventosa ricca di incursioni grafiche, quadri che si mettono in corporeo carnale movimento, riquadri di luce che incasellano azioni danzate con pochi tratti su noti motivetti americani. Si viaggia tra ombre del quotidiano, proiezioni e sviluppi di figure geometriche, trasparenze di veneziane che ricordano vecchi spettacoli dei Magazzini Criminali, sogni di sogni, luci che provenendo dalla serratura di una porta rivelano minuscoli dettagli, cartelli che aprono orizzonti concettuali, atmosfere, televisori in funzione o vuoti, spenti, monumenti del nostro passato, e molto altro, in un labirinto che ti fa spettatore e all’improvviso ti trascina dentro, verso regioni intime, coperte, misteriose.

12/05/2013 - Massimo Marino, Corriere della Sera, Bologna