Radicalità di linguaggi e transdisciplinarietà solo le caratteristiche che accomunano le migliori performance e spettacoli di danza e teatro visti da noi in questi ultimi 12 mesi.
I nostri must see 2022 tra performance, danza, teatro: 10 tra gli spettacoli e i progetti artistici nazionali e internazionali che hanno segnato l’anno che sta per concludersi, presentati in Italia e all’estero, che ci hanno colpito maggiormente. Affiancati tra loro in modo apparentemente asistematico, con formati e scale diversi, i lavori segnalati sono legati da un’attenzione alla radicalità dei linguaggi, da una vocazione alla transdisciplinarietà e a una visione contemporanea. Non una graduatoria, ma una panoramica tra nomi noti e piccole rarità per ricostruire e annotare alcuni imperdibili dello scorso anno e andarli a ricercare in quello futuro.
Paradiso - ph. Daniele Casadio, Dancers: Agnese Gabrielli, Michele Scappa
4. Paradiso - gruppo nanou, Alfredo Pirri, Bruno Dorella
Un universo liquido, dove sospendere il tempo e fluttuare in uno spazio mesmerizzato. Tappeti specchianti rifrangono un dolore iridescente, un’estasi languida e dilatata che sommerge le pareti e le capriate delle Artificerie Almagià a Ravenna. Luccicanze opalescenti colorano lo spazio, rilasciando e mutando gradienti, avvolgendo come in un’unica superficie la sala. Alle estremità due lingue di luce si estendono verso l’alto, come a pronunciare il senso dell’ascesa. Paradiso è un luogo, un contesto di relazione, uno spazio di attesa, di possibilità. Corpi attraversano, corpi siedono, corpi camminano e roteano, corpi tracciano lo spazio sempre con inedite soluzioni, in una peregrinazione che non ha più meta, bastevole a se stessa, come l’armonia di un canto. Tra lo stare e il mutare, gli astanti sono invitati a prendere posto nello spazio e a condividerlo, a muoverlo, a fluttuare tra gli accadimenti. Ispirata al Paradiso di Dante, la long duration performance di gruppo nanou, l’artista visivo Alfredo Pirri che ha curato la scena e il compositore e musicista Bruno Dorella che ha creato la colonna sonora, incarna due dei motivi che contraddistinguono la Cantica: la diffusione della luce e la presenza del suono. Laconiche la gioia e la grazia di questo Paradiso, solcato da roteazioni e traiettorie di danzatori e danzatrici, sulle coreografie concepite da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, che attraversano lo spazio con leggerezza, estensione, rapidità. A volte persino potenza, come nelle azioni della stessa Bracci, che sembra rilucere, folgorare, tra le altre presenze come compagna di splendore.