Alphabet è il tempo di ricerca coreografica che Nanou dedica all’incontro. L’incontro è lo strumento di verifica del linguaggio coreografico personale di Nanou.

Per la costruzione di un linguaggio personale, per continuare un percorso di ricerca linguistico, è necessario il tempo e lo spazio per verificare delle intuizioni, trasformarle in istruzioni e, al contempo, prendersi il tempo e lo spazio per lasciarsi sorprendere e guidare dagli accadimenti. Alphabet è l’azione per condividere e affermare la necessità di un tempo non spettacolare dedicato alla ricerca empirica coreografica, per verificare l’efficacia di una pratica e di un linguaggio attraverso l’incontro.

Dal 2 al 6 agosto 2022, 28 danzatori e 2 fotografi, si sono ritrovati presso gli spazi di Artificerie Almagià a Ravenna per studiare e verificare alcuni pensieri sulla coreografia, sull’uso atletico del corpo, sui dispositivi di fruizione nello spettacolo dal vivo e sulla fotografia di scena.
Il percorso di formazione e ricerca è stato condotto dai coreografi Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Monica Francia.
Di seguito la memoria fotografica di Lorenzo Pasini.

Il progetto è realizzato in collaborazione con E-production e Comune di Ravenna.

03/08/2022 – Alphabet: Metodo – Foto: Lorenzo Pasini

La determinazione di coordinate spaziali rendono evidente l’azione del danzatore che, trovando il limite, si adopera per superarlo e renderlo un incidente creativo.
Nel tempo, sono state verificate tracce, linee, disegni, aree che potessero sollecitare l’attività coreutica e coreografica. Il disegno è il frutto di un’attività empirica che comunque deve essere forzato, come fanno i corpi antropomorfi di Francis Bacon che sempre disfano i recinti e le campiture.
La danza si pone come cambiamento dell’equilibrio spaziale attraverso azioni chiare e concrete, per quanto tutto appaia paradossalmente astratto. Eh.”

04/08/2022 – Alphabet: Metodo – Foto: Lorenzo Pasini

La luce è spazio e tempo. 
È necessario sperimentare e allenarsi con una dimensione luminosa fluttuante, che cambia nel tempo, per comprendere quanto la luce sia corpo e azione coreutica, tanto quanto il corpo del danzatore che agisce nello spazio. Così la luce può essere agita e percepita dalla coreografia, e la coreografia può essere agita dalla luce.
Corpo e luce in ascolto dello spazio, entrambi in azione per riscrivere gli equilibri, i territori e lasciare un vuoto come traccia di un accaduto. 

05/08/2022 – Alphabet: Metodo – Foto: Lorenzo Pasini