Da Dro a Venezia e a Sansepolcro, passando per Ravenna e tornando a Vicenza, la ricerca per i Festival estivi di una danza che non fa sconti incrocia l’incredibile performance quel di Ivo Dimchev con quella degli ungheresi Hodworks e il suggestivo Paradiso del gruppo nanou. Ecco un primo reportage dalle kermesse dedicate alle arti performative.

gruppo nanou, Alfredo Pirri, Bruno Dorella - PARADISO [BOZZETTO SN- 001] ph. Daniele Casadio
Paradiso [Bozzetto SN - 001] - © Daniele Casadio - Dancers: Alessandra Cozzi, Agnese Gabrielli, Nicolò Giorgini, Simone Mazzanti, Francesca Rinaldi, Pablo Ezequiel Rizzo

Un Paradiso di ombre al Ravenna Festival

[...] Realizzato in sinergia con l’artista visivo Alfredo Pirri, Paradiso del gruppo nanou ha debuttato invece a Ravenna Festival. Il progetto coreografico si compirà solo nel 2022, ma intanto in questa prima bozza lo statuto delle anime beate sembra coincidere con quello delle ombre. Su un tappeto riflettente a larghe strisce argento e oro, con lentezza e continuità si dispongono queste anime danzanti, di fronte a 33 spettatori alla volta per 33 minuti durante 7 appuntamenti ripetuti nei 3 giorni di repliche. Tanta rispettosa simbologia potrebbe risultare oppressiva, ma non lo è. Mai visti tanti beati così prossimi ai mortali: in questo lago di specchio, come un’acqua che sembra ghiaccio (e in Dante è il centro dell’Inferno), il movimento continuo è un morbido release (sempre troppo lo stesso, però) con spin e spirali e passi lenti, in cui quasi niente è repentino. Qualcuno si affanna in grandi sbracciate sulla diagonale, mentre poi un Dante in accappatoio rosso compare spaesato con tanto di occhiali da piscina specchianti e pinne sur tone. In un punto, le presenze in scena (vestite sempre con grande eleganza) sollevano il tulle che ricopre il volto per dire parole a noi, che siamo lì eppure non sentiamo. La più vera salvezza è infatti l’immaginazione.

05/08/2021 - Stefano Tomassini, Artribune