Una puntata dedicata a Dante e alla Divina Commedia. […]Andiamo all’Umbria Factory Festival dove all’auditorium Santa Caterina di Foligno va in scena oggi e domani Paradiso del gruppo nanou, coreografie di Marco Valerio Amico. […]

gruppo nanou, Alfredo Pirri, Bruno Dorella - PARADISO [BOZZETTO SN- 001] ph. Daniele Casadio
gruppo nanou, Alfredo Pirri, Bruno Dorella - PARADISO [BOZZETTO SN- 001] © Daniele Casadio
Dancers: Elisabetta Da Rold, Nicolò Giorgini, Simone Mazzanti, Francesca Rinaldi, Pablo Ezequiel Rizzo, Michele Scappa

Come si articola lo spettacolo?

Lo spettacolo è un bozzetto. Vuole dire che è un esperimento che analizza delle intuizioni per sviluppare un’idea più ampia e che si compirà nel 2022.
Questo bozzetto dura 33 minuti per 33 spettatori per 3 volte al giorno.
All’ingresso, lo spettatore è accolto in uno spazio già vivo, già in azione. Si invita a entrare in un luogo. Possiamo dire che abbiamo l’ambizione di creare un luogo da abitare.
Lo spettacolo si conclude con l’accompagnamento del pubblico verso l’uscita con l’azione scenica che continua indifferente.
Non esiste un inizio e una fine. Solo un’apertura e una chiusura. Come per un museo.

Come ci si avvicina al Paradiso di Dante?

Del Paradiso di Dante ci sono suggestioni visive, riferimenti compositivi alla metrica dantesca, schemi numerici, suggestioni iconografiche che hanno stimolato la creazione del dispositivo coreografico.
Quello però che è evidente è il tempo del paradiso dantesco, l’invito alla contemplazione. Invito ad osservare e immergersi in un ambiente misterioso e avvolgente che sa porre lo sguardo lontano, quasi indescrivibile, come dice Dante in apertura della terza cantica.

In che modo i ballerini interagiscono con l'arte visiva?

Lo spazio è disegnato da Alfredo Pirri in stretta collaborazione con la nostra operazione coreografica. Così come il suono di Bruno Dorella.
La collaborazione profonda con questi due artisti permette al danzatore di abitare il luogo, di ascoltare lo spazio. I danzatori agiscono la scena relazionandosi ad essa, ricollocandola e riscrivendola attraverso l’azione coreutica, compongono insieme alla musica e scrivono coordinate architettoniche portando una instabilità e una vaporosità in collaborazione con il lavoro luminoso, luci che si muovono lentamente, evocando il tempo dell’alba e dell’imbrunire.

Come è il Paradiso immaginato dal gruppo Nanou?

Le parole chiave per il nostro paradiso sono: vicino. Prossemico. DAL VIVO.
Questo Paradiso, questi Bozzetti che ci stanno portando al nostro Paradiso, affrontano la necessità di avvenire dal vivo, di creare comunità estemporanee, di immergere lo sguardo e l’epidermide dello spettatore in un universo personale per offrire una esperienza collettiva e soggettiva allo stesso tempo.
Tutto ciò che era, tutti ciò che è ancora messo in discussione dalla pandemia, con gioia e delicatezza lo si trova in questo percorso artistico. Come la possibilità di sussurrare ad un orecchio. Una cosa piccola, delicata che sembra ancora così difficile da praticare, eppure è così bella e dolce.

23/10/2021 - Cartellone - Radio24, Elisabetta Fiorito