2009 - Graziano Graziani, La Differenza

Un orizzonte percettivo da cui è espulsa ogni struttura narrativa, dove sono i sensi – vista, udito, prossemica (e quindi, per estensione, tatto) – a disegnare l’azione, fino a toccare le corrispettive corde nello spettatore[…] in Tracce verso il nulla l’erotismo si articola come tensione continua, un insieme di traiettorie e gesti che tendono all’incontro senza mai centrarlo realmente: i due corpi-personaggi al massimo si sfiorano, a volte persino ostacolandosi, ma senza mai costruire un’armonia, come atomi impazziti nella stessa orbita.

[…] Tutto questo si sviluppa in una scena fatta di un’eterna penombra, rotta dai disegni concentrici di una lampadina fluttuante.  […] il grado zero della visione per Nanou è un mondo esploso, una sorta di scena post-beckettiana dove, anziché i fantasmi decrepiti di uomini in attesa della morte, troviamo corpi vitali intenti a danzare sulle macerie astratte del presente.