Progetto

Marco Valerio Amico, Alfredo Pirri, Bruno Dorella

Coreografie

Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci

Spazio scenico
Musiche
Luci

Marco Valerio Amico

Colori

Marco Valerio Amico, Alfredo Pirri

Costumi

Rhuena Bracci

Con

Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Agnese Gabrielli, Marco Maretti, Michele Scappa

Produzione

Nanou Associazione Culturale, Ravenna Festival

Contributo

MIC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Collaborazione
Sostegno

Centro di Residenza della Toscana (Armunia-CapoTrave/Kilowatt), E Production, ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio, C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche, Spazio ZUT!, Indisciplinarte, La Mama Umbria International

Paradiso è luogo, incontro, possibilità di confronto e occasione di comunità, prima ancora che spettacolo.
Si presenta al festival Aperto negli spazi della Fonderia di Aterballetto un'ulteriore tappa di un progetto che non può essere replicato poiché si rinnova ogni volta nutrendosi del luogo che lo ospita.

Paradiso è una installazione coreografica aperta al pubblico da martedì 31 ottobre a domenica 5 novembre dalle 18:30 alle 21.30.
Come per uno spazio museale, il pubblico è libero di muoversi, di uscire e rientrare.
È possibile raggiungere le Fonderie a qualsiasi orario a partire dalle 18:30 e assistere alla performance per il tempo che si desidera.
L'ultimo accesso consigliato è alle 21.00.

Paradiso, finalista ai premi UBU 2022 per “miglior spettacolo di danza” e “migliore scenografia”, nasce dalla riflessione sulle possibilità dello spettacolo dal vivo e la sua necessaria riscrittura in tempi post-pandemici. Lo spazio scenico di Paradiso è come un universo liquido, con tappeti specchianti che rifrangono un dolore iridescente e un’estasi languida. La performance è un luogo di relazione, di attesa e di possibilità, con corpi che attraversano, siedono, camminano e roteano con soluzioni inedite. Ispirata al Paradiso di Dante, la performance incarna la diffusione della luce e la presenza del suono, con la musica creata da Bruno Dorella e la scena curata da Alfredo Pirri. Le coreografie concepite da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci attraversano lo spazio con leggerezza, estensione, rapidità, potenza.
Paradiso è un luogo immaginifico.

La particolare composizione coreografica rende la memoria dello spettacolo unica per ogni spettatore, con accadimenti che si compongono e scompongono per creare consapevolmente e strategicamente un’esperienza irripetibile. In Paradiso, gli spettatori sono invitati a muoversi liberamente, a prendere posto nello spazio e a condividerlo, a muoverlo e a fluttuare tra gli accadimenti, in una peregrinazione che non ha più meta, bastevole a se stessa, come l’armonia di un canto. La performance è solcata da roteazioni e traiettorie di danzatori e danzatrici. La gioia e la grazia di questo Paradiso sono laconiche e ne permeano l’intera performance.

Il flusso senza dittatura del climax ci insegna come poter stare dentro un’opera e in essa trovare risposte, che è perfetta consegna dantesca. Nelle apparizioni danzate, coreografate da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, non ci sono duetti né contatti, ma soltanto assoli e prossimità; qui non si compiono identità ma i corpi, le presenze, coloro che restano, sono solo linee che intercettano nello spazio la reversibilità del tempo. In uno spazio senza centro, continuamente decentrato e decentrabile dallo spettatore che può muoversi liberamente, come quel povero cristo di Dante, rossovestito e pinnato, che ogni tanto fa capolino, allibito, fuori del suo mare.

Stefano Tomassini, Teatro e Critica

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