Seconda stanza [Motel]
Seconda stanza [Motel]
Di

Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci

Con

Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci, Marco Maretti

Suono

Roberto Rettura

Light design

Fabio Sajiz

Scene

Antonio Rinaldi

Produzione

Nanou Associazione Culturale, Fondazione Pontedera Teatro, Fondazione Fabbrica Europa, ZTL-Pro

Collaborazione

Palladium – Università Roma Tre

Sostegno
Contributo

Regione Emilia-Romagna

Motel è un’unità di tempo; è un luogo familiare ma disabitato; è la stanza dei segreti, degli amanti, delle puttane, il rifugio degli assassini, la sosta dei viaggiatori.
La drammaturgia, scandita in episodi, è l’interazione di un ristretto numero di personaggi immersi in un ambiente familiare e sostanzialmente ordinario (es. un appartamento, un ufficio, un locale pubblico, una scuola, un motel, ecc. ) , in cui elementi straordinari spostano l’andamento quotidiano dell’azione.
Gli episodi sono sostanzialmente indipendenti; i personaggi e le relazioni fra di essi sono statici e gli eventi di ogni episodio si risolvono nell’episodio stesso, ripristinando lo status quo.
Il racconto è sempre “fuori dalla finestra”. Il dramma non è presente nella scena. Possiamo solo afferrare i residui di ciò che già è avvenuto.
Solo nell’episodio conclusivo avrà luogo un radicale cambiamento che fornirà il punto di partenza per una nuova via drammatica.
La relazione fra gli interpreti, il suono, la luce, gli oggetti, è il motore degli avvenimenti, in grado anche di cambiare la natura degli elementi stessi presi in causa. Il suono si fa racconto, il corpo diventa mobilia, la luce diventa tempo. Nulla potrà verificarsi se non motivato da una relazione fra questi elementi.

Foto

Seconda stanza [Motel] – © Laura Arlotti

Motel . 2nd Room ph. Laura Arlotti

Film

Rassegna stampa